Annegamento -
Salvare una persona in procinto di annegare non
è una cosa semplice ed è meglio che venga aiutata da gente esperta. La
prima cosa da fare quando ci troviamo in questa situazione è liberare
immediatamente la bocca dell'annegato da tutto ciò che la ostruisce.
Se non è presente respiro valido, iniziare subito la respirazione
bocca a bocca senza interromperla neanche pochi secondi e neppure
durante il trasporto in ospedale che deve avvenire nel più breve tempo
possibile.
Avvelenamento -
Ci sono svariati tipi di avvelenamento tra i
più comuni occorre ricordare quello a causa di alimenti, da gas e da
sostanze chimiche.
Nell'avvelenamento da alimenti un primo tipo di tossinfezione
alimentare riguarda cibi consumati a distanza di alcune ore o giorni
dal momento in cui sono stati preparati o cotti e che in questo lasso
di tempo sono stati inquinati da germi produttori di tossina. Un
secondo tipo di tossinfezione alimentare molto grave, ma anche molto
più raro, riguarda i cibi conservati in scatola o sotto vuoto e gli
insaccati. I disturbi si manifestano da 12 a 36 ore dopo l'ingestione
dell'alimento e riguardano la funzione dei nervi più che stomaco ed
intestino. In questi casi la cura più opportuna deve essere prescritta
dal medico. L'intossicato deve comunque essere tenuto tranquillo e al
caldo, e la respirazione strettamente sorvegliata. Molti
sono i gas tossici per l'uomo quando vengono respirati anche se si può
individuare nell'ossido di carbonio la principale causa di
avvelenamento da gas in ambienti non industriali. In questi casi
bisogna agire in fretta e con molta prudenza. Se avvertiamo odore di
gas non bisogna accendere fiamme di alcun genere e tanto meno le luci
di casa, prima di aver areato l'ambiente, per paura che scoppi. Aprire
subito porte e finestre e trasportare all'aperto l'intossicato.
Controllare velocemente la respirazione dell'intossicato e se il
respiro è lieve o assente procedere con la respirazione artificiale.
Coprire il paziente tenendolo al caldo e trasportarlo velocemente
all'ospedale. Il primo soccorso in caso di avvelenamento di
sostanze chimiche, consiste, entro qualche ora dall'avvelenamento, nel
tentativo di allontanare il prodotto tossico meglio che sia possibile,
evitando di contaminarsi.
Convulsioni -
Le convulsioni non sono altro che dei movimenti
involontari incoordinati e violenti degli arti, della testa o
dell'intero corpo che si verificano all'improvviso e si associano a
perdita di coscienza. Possono verificarsi in chiunque, soprattutto in
corso di febbre alta, oppure dopo traumi cranici, avvelenamneti,
arresto respiratorio. Se assistiamo ad una crisi convulsiva dobbiamo
sostanzialmente fare due cose. Mantenere la calma ed evitare che il
paziente si procuri ferite, trattenendolo con delicatezza e
allontanandolo da oggetti che lo possono ferire.
Corpo estraneo -
Il posto dove più di frequente si ha la
sensazione di un corpo estraneo è l'occhio. Se per caso anche un
piccolo granello di sabbia entra in contatto con il bulbo oculare si
deve innanzitutto evitare di sfregare l'occhio tenendolo chiuso per
qualche minuto aspettando che la secrezione lacrimale butti fuori
spontaneamente il corpo estraneo. Altrimenti, dopo aver lavato bene le
mani, con una garza sterile o un fazzoletto pulito, osservare l'occhio
per individuare il corpo estraneo e toglierlo con un angolo della
garza o del fazzoletto. Se non lo si individua subito il corpo
estraneo, allora abbassare con un dito la palpebra inferiore se è
sotto o scoprire la palpebra superiore, afferrando le ciglia con due
dita, se si trova sopra l'occhio.
Febbre -
Tantissime malattie, e in particolare quelle
infettive, si accompagnano ad una elevazione della temperatura
corporea. La febbre però va considerata una risposta dell'organismo
all'infezione e non la causa della malattia. Una comoda maniera di
ridurre la febbre è somministrare uno dei farmaci antipiretici, come
la famosissima Aspirina, oppure effettuare delle spugnature di acqua
fredda sul corpo o porre la classica borsa di ghiaccio sulla testa.
Ogni qualvolta vi è la febbre, l'organismo perde acqua attraverso il
sudore, occorre quindi dar da bere all'ammalato abbondanti bevande
come spremute di agrumi, tè o anche solo acqua zuccherata.
Ferite e
medicazioni - A seconda dell'oggetto che
colpisce la cute e le modalità mediante le quali ciò avviene, possono
verificarsi diversi tipi di ferite più o meno superficiali associate o
meno a lesioni d altre strutture oltre la cute. La prima cosa da fare
è osservare bene la lesione valutandone la profondità attraverso il
riconoscimento degli strati di tessuti interessati e identificandone
il tipo. La
ferita da taglio è quella più frequente che può essere provocata dalla
lama del coltello o dalla scatoletta di latta. Può essere superficiale
ed interessare solo la cute ed il sottocute o anche molto profonda.
Queste ferite sanguinano discretamente anche se sono superficiali.
La
ferita da punta è quella tipica da punteruolo o da punta di coltello.
E' molto piccola sulla cute, ma può essere molto profonda e per questo
è potenzialmente pericolosissima.
La
ferita lacera è quella da strappamento a margini cutanei irregolari e
frastagliati. Esempio tipico è quella da morso di cane. Hanno una
facile tendenza ad infettarsi per i detriti presenti e le aree di
tessuto devitalizzate.
Tutti
i tipi di ferite devono essere ispezionate per valutarne la profondità
e l'eventuale presenza di corpi estranei. Tutte quelle che sono
profonde oltre la cute necessitano di una sutura con punti che dovrà
essere eseguita da un medico. Comunque anche quelle più superficiali
vanno disinfettate e coperte con garze sterili o cerotti medicati a
seconda della superficie. Per ulteriore precauzione possono essere
fasciate e fissate con cerotti o rete elastica.